Patente A: nuove regole, costi e documenti

Le nuove norme sul conseguimento della patente A mirano a garantire la sicurezza e la conformità dei veicoli guidati dai titolari della licenza di guida

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Sono già in vigore le nuove disposizioni per l’ottenimento della patente per le moto della categorie A senza sostenere l’esame pratico. Punto di riferimento normativo è il decreto “Disciplina dell’accesso graduale, senza esame, alle patenti di categoria A2 ed A” del 9 giugno 2023 che punta a ridurre l’impatto della burocrazia e a semplificare il processo di ottenimento della patente per le moto.

Quali sono le differenze tra le patenti A1, A2 e A3

Le patenti A1, A2 e A3 consentono il conducente a guidare moto di varie potenze e cilindrate. Ogni categoria di patente impone però requisiti specifici in termini di età minima per l’ottenimento. La patente A1 richiede un’età minima di 16 anni, la patente A2 di 18 anni, mentre la patente A3 richiede 24 anni di età, ridotti a 20 anni se il conducente possiede la patente A2 da almeno due anni.

Il periodo di validità della patente varia in base all’età del titolare. La licenza di guida deve essere rinnovata ogni 10 anni fino ai 50 anni di età, ogni 5 anni tra i 50 e i 70 anni, ogni 3 anni tra i 70 e gli 80 anni, e ogni 2 anni dopo gli 80 anni.

Cosa guidare con la patente A1

Entrando nei dettagli, la patente di categoria A1 abilita alla guida di motocicli e tricicli con specifiche tecniche ben individuate. Questi veicoli devono rispettare limiti di cilindrata, potenza e rapporto potenza e peso.

La patente A1 consente di condurre motocicli con una cilindrata massima di 125 cm³, una potenza non superiore a 11 kW (equivalenti a circa 15 CV) e un rapporto potenza e peso inferiore a 0,1 kW/kg.

Questa categoria di patente permette anche di guidare tricicli con una potenza massima di 15 kW (equivalenti a circa 20,4 CV) e di macchine agricole che rispettano limiti di dimensioni. Queste ultime non devono superare quelle di un motoveicolo, con una lunghezza massima di 4 metri, una larghezza massima di 1,60 metri e un’altezza massima di 2,50 metri.

Cosa guidare con la patente A2

Anche la patente di categoria A2 abilita alla guida di motocicli che devono rispettare limiti di potenza e rapporto potenza e peso. Nel dettaglio consente di condurre motocicli con una potenza massima di 35 kW (equivalenti a circa 47,6 CV) e un rapporto potenza e peso inferiore a 0,2 kW/kg. I motocicli autorizzati non devono derivare da un modello la cui potenza massima superi il doppio del limite stabilito.

Cosa guidare con la patente A3

La patente di categoria A3 abilita alla guida di un numero molto ampio di veicoli. I titolari della patente A possono guidare tutte le motociclette e i tricicli con una potenza superiore a 15 kW (equivalenti a circa 20,4 CV), purché abbiano almeno 21 anni di età.

Questa licenza di guida permette di guidare motocicli, veicoli a due ruote, sia senza carrozzetta (appartenenti alla categoria L3e) sia con carrozzetta (appartenenti alla categoria L4e), con un motore con cilindrata superiore a 50 cm³, se a combustione interna, e aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 chilometri orari, a condizione che il conducente abbia almeno 24 anni di età.

C’è anche la patente AM

La patente AM è l’attestato ufficiale di abilitazione alla guida che ha sostituito il precedente “patentino”. Per ottenere questa licenza bisogna superare un esame di teoria e una prova pratica. È possibile conseguire la patente AM a partire dai 14 anni di età per poi guidare una serie di veicoli. Tra questi rientrano:

  • ciclomotori a due ruote della categoria L1e con cilindrata non superiore a 50 cc e velocità massima di 45 chilometri orari;
  • tricicli della categoria L2e con le stesse caratteristiche;
  • quadricicli leggeri della categoria L6e con massa a vuoto fino a 425 kg, velocità massima di 45 chilometri orari, cilindrata di 50 cc e potenza inferiore a 4 kW.

Per conseguire la patente AM bisogna superare un esame teorico composto da un questionario di trenta domande a risposta vero o falso, con una durata di 25 minuti e una tolleranza massima di tre errori. Quindi viene richiesto di superare una prova pratica divisa in due parti: la prima svolta in un’area appositamente attrezzata e la seconda parte nel traffico.

Nel caso di svolgimento della prova pratica con un veicolo dotato di variatore automatico, la patente AM sarà valida solo per i ciclomotori con cambio automatico. La patente AM deve essere rinnovata ogni 10 anni fino ai 50 anni di età, successivamente ogni cinque anni fino ai 70 anni, e poi ogni tre anni. Infine, una volta superati gli 80 anni di età, il rinnovo è richiesto ogni due anni.

Quali sono le nuove norme sulla patente A

Secondo le disposizioni aggiornate, il passaggio dalla patente A2 alla patente A senza necessità di sostenere un esame è consentito a chi ha raggiunto i venti anni di età ed è in possesso della patente A2 da almeno due anni.

Allo stesso tempo, per il passaggio dalla patente A1 (conosciuta anche come “125”, limitata a una potenza massima di 15 CV) alla patente A2 senza esame, è richiesta la maggiore età e di essere già detentori della patente A1 da almeno due anni.

Il nuovo corso di formazione

In seguito all’eliminazione dell’esame pratico per l’ottenimento delle patenti di categoria A e A2, la procedura semplificata prevede di seguire un corso di formazioneobbligatorio per l’accesso graduale senza esame“, della durata di sette ore.

Di queste, tre sono destinate alla teoria e alla pratica del controllo tecnico del veicolo, nonché all’esecuzione di manovre speciali per garantire la sicurezza stradale. Le rimanenti quattro ore sono riservate all’esperienza pratica della guida in situazioni di traffico reale. I motocicli utilizzati durante il corso di formazione devono appartenere alla categoria di patente richiesta dai partecipanti.

Quali sono i costi da sostenere

Per conseguire la patente A ci sono due opzioni di costo da considerare. La prima prevede di affrontare l’intero processo in autonomia con una spesa fissa di circa 150 euro per la Motorizzazione civile, cui si aggiungono i costi delle lezioni pratiche con un istruttore abilitato, obbligatorie per almeno sei ore e con una media di 50 euro a lezione, per un totale di circa 300 euro. Complessivamente, il costo minimo per ottenere la patente A senza l’assistenza di una scuola guida è di circa 450 euro.

Affidarsi ai servizi di una scuola guida comporta un aumento della spesa, ma offre vantaggi in termini di riduzione dei tempi. Se è necessario sostenere sia l’esame pratico sia quello teorico, i costi si aggirano intorno ai 1.000 euro. Se invece si possiede già la patente A2 o la patente B e si deve affrontare solo l’esame pratico, i costi si attestano intorno ai 700 euro.

I documenti necessari

Se si sceglie di seguire il percorso di conseguimento della patente A in completa autonomia ovvero con la Motorizzazione Civile, bisogna preparare una serie di documenti:

  • modulo TT 2112 compilato e firmato, accompagnato dalla firma di un genitore nel caso in cui il richiedente sia minorenne;
  • ricevuta del versamento di 26,40 euro sul conto corrente postale numero 9001;
  • ricevuta del versamento di 16 euro sul conto corrente postale numero 4028;
  • fotocopie di un documento d’identità valido e del codice fiscale;
  • certificato medico, in originale e fotocopia, contenente una foto e un bollo fiscale da 16 euro (il certificato non deve essere più vecchio di tre mesi dalla data di presentazione della domanda);
  • due fotografie in formato fototessera, una delle quali autenticata;
  • fotocopia della patente, se il richiedente è già in possesso di una.