Catena di distribuzione: cos’è e come funziona

È opportuno sapere cos’è e come funziona la catena di distribuzione in quanto la sua durata è limitata: trascurarla comporta danni seri e costosi

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Francesco Menna

Ingegnere Meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

La catena di distribuzione è un componente fondamentale del motore a combustione interna. La sua funzione principale è sincronizzare il movimento di apertura e chiusura delle valvole dei cilindri con il movimento dei pistoni. Questo sincronismo è essenziale per garantire un funzionamento efficiente del motore e per evitare danni dovuti a collisioni tra valvole e pistoni.

Come funziona la catena di distribuzione

Per comprendere appieno il ruolo della catena di distribuzione, può tornare utile farsi un’idea sul funzionamento di un motore. In breve, un quattro tempi compie quattro fasi: aspirazione, compressione, espansione e scarico. Durante queste fasi, le valvole di aspirazione e scarico devono aprirsi e chiudersi al momento giusto, nell’ordine di frazioni di millesimi, per consentire l’ingresso di aria/carburante e l’espulsione dei gas di scarico. È proprio qui che entra in gioco la catena di distribuzione.

È composta da una serie di maglie metalliche collegate tra loro che scorrono su pignoni montati sull’albero a camme e sull’albero motore stesso. L’albero a camme, comandato dalla catena di distribuzione, controlla l’apertura e la chiusura delle valvole. La configurazione può variare a seconda del design del motore, ma il principio di base rimane lo stesso. La catena di distribuzione è progettata per essere robusta e duratura, poiché deve sopportare carichi elevati e deve essere in grado di trasmettere il movimento in modo preciso e affidabile per tutta la durata di vita del propulsore. Tuttavia, come qualsiasi componente meccanico, può subire usura nel tempo e può richiedere manutenzione o sostituzione periodica.

Da cosa è composta

La catena di distribuzione è composta da diversi componenti che lavorano insieme per trasmettere il movimento e mantenere la sincronizzazione del motore. Tra essi sono inclusi:

  • catena: è l’elemento principale della catena di distribuzione ed è costituita da una serie di maglie metalliche collegate tra loro. È progettata per essere robusta e resistente all’usura, in quanto deve sopportare carichi elevati e deve essere in grado di trasmettere il movimento in modo preciso e affidabile;
  • pignoni dell’albero a camme: sono montati sull’albero a camme e sono dentati in modo da ingranare con la catena di distribuzione. Quando la catena si muove, fa ruotare i pignoni dell’albero a camme, controllando così l’apertura e la chiusura delle valvole;
  • pignone dell’albero motore: trasmette il movimento della catena all’albero motore, assicurando che il sincronismo tra pistoni e valvole sia mantenuto;
  • tenditore: è un componente importante che mantiene la corretta tensione della catena di distribuzione. Poiché quest’ultima si allunga nel tempo a causa dell’usura, il tenditore è progettato per compensare la perdita di tensione mantenendo la catena aderente ai pignoni. Alcuni sistemi di distribuzione utilizzano tenditori idraulici che si regolano automaticamente, mentre altri possono richiedere una regolazione manuale;
  • guide della catena di distribuzione: sono piccoli componenti che assicurano che la catena si muova lungo il percorso corretto e mantengano la sua posizione. Le guide sono importanti per prevenire l’oscillazione della stessa e garantire che mantenga un contatto corretto con i pignoni.

Quando va sostituita

La frequenza di sostituzione della catena di distribuzione dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di motore, il suo design specifico, le condizioni di guida e manutenzione, nonché il materiale utilizzato. In passato, erano considerate più durevoli rispetto alle cinghie di distribuzione, ma ciò non significa che siano indistruttibili. Nel corso del tempo, le catene possono allungarsi a causa dell’usura delle maglie, dei pignoni e dei tenditori che mantengono la tensione corretta della catena. Quando accade ciò, può verificarsi uno sbilanciamento della sincronizzazione della distribuzione, con il rischio di danneggiare i componenti del motore come le valvole o i pistoni.

In generale, molte Case automobilistiche consigliano di controllare la catena di distribuzione ogni 100.000 chilometri o più frequentemente in base alle raccomandazioni specifiche del produttore. Alcuni propulsori possono richiedere un intervallo di sostituzione più breve, soprattutto se si tratta di motori ad alte prestazioni o se le condizioni di guida sono particolarmente severe.

È importante seguire le raccomandazioni del produttore e prestare attenzione ai segni di usura o di tensione insufficiente della catena di distribuzione, come rumori anomali, perdite di olio intorno ai pignoni dell’albero a camme o del tenditore della catena, e vibrazioni o perdite di potenza del motore. Se si dovessero notare una o più di queste situazioni, è consigliabile far controllare il sistema di distribuzione da un professionista. Un intervento tempestivo può aiutare a prevenire danni costosi e garantire prestazioni ottimali e affidabilità a lungo termine. Nei casi peggiori, infatti, danneggiando valvole e pistoni, i costi per la riparazione possono superare il migliaio di euro.